Ospitalità sostenibile: due progetti in itinere ed un metodo concreto per monitorare

Le aziende ricettive e ristorative sono sempre più coinvolte dalla crescente attenzione verso i temi della sostenibilità. Il loro core business, come servizio all’ospite ed accoglienza, implica l’esigenza del rispetto del territorio e dell’ambiente, in quanto da questo si origina l’attività imprenditoriale. Ma non solo. La durabilità passa anche attraverso società, cultura ed economia.

 

La sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità va ben oltre l’ambiente e spazia su 17 obiettivi, tanti sono I Sustainable Global Goals,GG11 Copia recensiti dall’ONU nel 2015. Essi sono i punti di arrivo che la società civile dovrebbe raggiungere entro il 2030 per permettere alla Terra ed ai suoi abitanti di continuare ad esistere in condizioni di salvaguardia ambientale, equità sociale ed economica.

Qualsiasi forma imprenditoriale, in particolare turistica, deve considerare uno o più di questi obiettivi affinchè possa davvero fornire un contributo sostanziale alla vita del Pianeta. E ne deve trasmettere la consapevolezza ai propri clienti/ospiti, cosicché questi possano vivere un’esperienza di valore e di crescita. Saranno poi loro a rendersi ambasciatori del ‘buono, bello e ben fatto’ che quel territorio, grazie ai suoi imprenditori della ricettività sanno proporre e tutelare.

 

Si pone quindi l’esigenza di comunicare e misurare questo impegno, per renderlo facile e semplice: perché l’ospite può essere educato alla sostenibilità e condividerne le buone pratiche al suo ritorno a casa. Ecco quindi che nasce un’esigenza: la creazione di un sistema di monitoraggio che ‘parli’ la lingua del cliente. Da qui nasce LICET, marchio collaborativo dell’Associazione Aregai-Terre di Benessere– che ha messo a punto 5 criteri di valutazione, di misurazione, monitoraggio e valutazione dell’impegno profuso dalle aziende verso la creazione di benessere sostenibile sul territorio.

 

L’acronimo LICET sta per Legame con il territorio, Innovazione, Correttezza nella competitività, Ecosostenibilità e Tutela della Persona. Attraverso una serie di step successivi si perviene alla redazione di una ‘smart label’, Schermata 2019 11 24 alle 15.15.20un’istogramma nella forma di etichetta parlante, che racconta al turista quanto lavoro è stato profuso dall’azienda per ogni criterio. Si tratta di un modello che misura il miglioramento nel tempo, in quanto permette di scalare gli obiettivi secondo gli impegni  che ogni imprenditore si prefigge di raggiungere, anche grazie alla valutazione partecipata (recensioni)che perviene dai suoi ospiti.

 

L’associazione Aregai ne ha dato esempio con due progetti ambiziosi: il Premio Bezzo 2018 e la ‘Colazione Monferrina’

Il primo ha visto coinvolti partners prestigiosi, come l’Associazione PLEF di Milano, che si è rivolta alla valorizzazione della sostenibilità secondo i criteri LICET nella ristorazione commerciale. Si è collaborato con le Città candidate Capitali dellaCultura 2020 e sono stati identificati 5 Comuni, che hanno sostenuto la candidatura di 9 ristoranti.  Attraverso il percorso di valutazione LICET si è pervenuti alla definizione del Comune vincitore, Agrigento, grazie al suo ristorante Ginger People&Food. gingerpeopleandfood maniQuest’ultimo ha dimostrato di saper perseguire non solo obiettivi di difesa delle risorse territoriali ambientali e di saper generare benessere sul territorio grazie alla propria attività, bensì anche, con la sua cooperativa AlKarub, di saper parlare in termini di integrazione sociale, culturale ed economica. Ora Ginger People&Food dispone di una marcia in più, grazie a Licet: un’etichetta parlante che racconta ai suoi clienti la propria consapevolezza verso il benessere condiviso tra locali e turisti.

 

La ‘Colazione Monferrina’ ha visto il coinvolgimento di un gruppo di imprenditori dell’agroalimentare, della ristorazione e dell’accoglienza nel Monferrato che, consapevoli dei risultati ottenibili attraverso la collaborazione e la condivisione delle competenze di ciascuno, in termini di benessere sostenibile (ancora una volta: ambiente, società, cultura ed economia), hanno adottato i criteri LICET per la creazione di un prodotto innnovativo breakfastinmonferrato 2e promuovibile dall’intera filiera.

 

Produttori agroalimentari, artigiani, esperti nutrizionisti e dell’ospitalità hanno collaborato alla creazione del ‘Manifesto della Colazione Monferrina’ che ha così generato un’offerta turistica ed alimentare allineata ai criteri LICET, di cui ogni imprenditore ha fatto tesoro. Il ‘Manifesto della Colazione Monferrina’ è presso ogni azienda coinvolta, in visione al pubblico ed è prevista comunicazione digitale e social attraverso il sito dell’Associazione Aregai. Le  smart label sono state redatte per ogni attore del progetto.

La prima edizione della ‘Colazione Monferrina’ è stata proposta nel Comune di Sala Monferrato, con il patrocinio ed il coinvolgimento delle autorità comunali che hanno sposato la manifestazione ed intendono coinvolgere altri territori.

 

La validità del modello LICET per il monitoraggio della sostenibilità generata su un territorio si distingue da ogni altro sistema di certificazione per:

  • L’utilità di misurare risultati in itinere
  • La capacità di condurre l’imprenditore ad adottare un’economia di obiettivi sostenibili scalabili, in termini di generazione di benessere per l’azienda, la società ed il visitatore
  • La sua semplicità di lettura e comprensione per il consumatore, in quanto utilizza un linguaggio condivisibile e comune
  • Il suo spettro di applicabilità, sia verso il settore privato che pubblico, in quanto basato sulla condivisione di obiettivi e su una visione olistica d’insieme.

 

Le aziende turistiche, che insistono sui territori e ne hanno cura per ovvi motivi anche economici, devono essere messe in grado di ragionare in termini di sostenibilità a 360 gradi, con strumenti permettano d misurare il merito dell’imprenditore ed il suo contributo al benessere non solo ambientale, bensì anche sociale ed economico. Le PA hanno un ruolo determinante, in questo caso, perché consapevoli che la ricchezza lasciata sulla destinazione dal turista deve servire per rigenerare tutta l’economia di filiera ed evitare situazioni pregiudizievoli nella convivenza pacifica tra locali e turisti.