Lo scorso 30 maggio Mediterranea Consulab ha partecipato al webinar ‘Come far ripartire la Ristorazione Locale’, con Associazione Aregai; Plef (Planet Life Economy Foundation) e Fenimprese.
Su quali risorse si debba appoggiare la ripresa del turismo italiano è domanda alla quale pare esista una sola risposta: sulla forza dell’imprenditore, sulla sua caparbia e sulla volontà di non abbandonare quanto costruito fino ad oggi. Tuttavia, qualsiasi azione venga messa in atto oggi, essa deve proiettarsi verso il futuro che, abbiamo compreso, essere molto diverso da quello che ci eravamo immaginati fino a febbraio 2020.
Il webinar ha messo in congiunzione esperti di valorizzazione territoriale, di progettualità turistica, ristoratori, ricercatori universitari, per fare luce sui nuovi paradigmi che caratterizzeranno la ristorazione del post-covid19 e verosimilmente anche oltre. Dalla figura dell’’Alfiere del Territorio’, ristoratore virtuoso che ‘racconta’ l’identità ed il proprio impegno come custode della terra e dei saperi fino alla capacità di rispondere in maniera innovativa ai bisogni speciali di ospiti e viaggiatori. Non è mancato l’approfondimento sulla nuova organizzazione della tavola, sulla sostenibilità della gestione d’impresa, passando attraverso i temi della sanificazione e dei nuovi parametri di sicurezza da adottarsi come misure di contenimento rischio.
In questo contesto, Mediterranea Consulab ha fornito un importante contributo, grazie al suo sistema di valori della Dieta Mediterranea che, come afferma UNESCO, ‘vanno dal paesaggio alla tavola’. Non solo quindi puro regime nutrizionale, bensì anche modello di interazione e condivisione di saperi e sapori, valorizzazione della biodiversità e della preservazione dei territori attraverso la contaminazione culturale.
E’ proprio sulla contaminazione culturale attraverso il cibo, ha portato la sua testimonianza il ristorante Ginger People&Food di Agrigento, balzato alla ribalta sia per la vittoria del Premio Bezzo 2018, promosso dall’Associazione Aregai, per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica che contraddistinguono l’impegno per l’integrazione degli immigrati in Italia, sia per la vittoria del premio per miglior cous cous al mondo (Festival di San Vito Lo Capo), grazie alla chef senegalese Mareme Cisse. La loro missione è guardare a quel futuro che è già qui, inclusivo, condiviso, trasformativo. Grazie alla progettazione integrata fornita dal #metodolicet ed alla ricerca sulla percezione del benessere attraverso l’alimentazione condotta dal distaccamento agrigentino dell’Università di Palermo, è stato possibile mettere a fuoco il carattere dominante che deve guidare la ripresa: favorire la convivialità.
La soddisfazione alimentare è tanto superiore quanto più numerose sono le opportunità di socializzazione, di appartenenza al nucleo familiare. Se la Dieta Mediterranea è già ben conosciuta per il suo modello nutrizionale, essa può essere il modello, tutto mediterraneo, per costruire un futuro accessibile di pace e di convivenza.
Ultimo laboratorio di progettualità, il 6 giugno 2020. Iscrivetevi gratuitamente su www.aregai.it. Qui trovate anche i video dei webinar del 23 maggio (ospitalità territoriale) e del 30 maggio 2020 (ristorazione locale)